Micil Distillery

A Galway c’è una una micro-distilleria, quasi nascosta nel retro di una delle birrerie più frequentate di Salthill. È una delle distillerie più piccole d’Irlanda, ma la sua storia, in termini di tradizione, è tra le più lunghe. 

Micil è stata fondata nel 2016 da Pádraic e Jimín Ó’Griallais, discendenti di ben sei generazioni di distillatori, probabilmente la linea familiare ininterrotta più lunga, qui sull’isola. 

Ora ti starai forse domandando: ma come, sei generazioni di distillatori, e solo dieci anni di vita?

Per rispondere a questa domanda bisogna allargare un po’ la prospettiva e ricordare che nella storia di quest’isola la distillazione non è sempre stata esattamente legale, e che produrre whiskey - o meglio ancora, poitín - non era necessariamente qualcosa che venisse fatto alla luce del sole e sotto gli occhi degli inglesi ;) 

Così, in maniera diciamo “informale”, una tradizione lunga quasi duecento anni è confluita nell’impresa di Pádraic e Jimín i quali, dopo aver appreso tecniche, saperi e ricette dal nonno, sono di fatto i primi con licenza di distillare a Galway in oltre un secolo, da quando l’unica distilleria della città ha chiuso i battenti agli inizi del ‘900. 

L’identità di Micil non è solo fortemente legata alla sua storia, ma anche al territorio e alla cultura irlandese, forse più di ogni altra distilleria che ho incontrato finora. 

Il brand è infatti orgogliosamente radicato in Connemara, nel cuore del Gaeltacht (la regione in County Galway in cui l’irlandese è la lingua primaria per la maggior parte dei residenti): nella torba della torbiera di famiglia che profuma la maggior parte dei whiskey e poitín. Nei fiori selvatici usati come botaniche nel poitín e nel gin. Nella lingua, che viene usata in ogni possibile occasione, a cominciare dal logo. 


Micil è infatti prima di tutto “fuisce: è un’esplorazione di tutto quello che la distillazione in Irlanda offriva prima che si arrivasse a distinzioni e categorizzazioni. Quando il delizioso prodotto dei cereali - non solo orzo, non solo maltato, non sempre invecchiato - rientrava nella grande categoria dell’acqua della vita (uisce beatha > fuisce > whiskey) e l’unica differenza tra poitín e whiskey stava nella dimensione delle pot in cui il distillato veniva prodotto (e nella sua legalità).

Ho visitato Micil Distillery diverse volte da quando mi sono trasferita in Irlanda (è letteralmente dietro casa mia, cosa volete ;) ) e questa loro passione per la cultura della distillazione in Irlanda è uno degli aspetti che mi conquista ogni volta. 

Questo per dirvi che se mai capiterete a Galway o nei paraggi, sarebbe un errore imperdonabile non organizzare una visita in distilleria!

Ma adesso veniamo finalmente agli assaggi!

Micil offre quattro categorie di prodotti, diversi dei quali vincitori di premi nazionali e internazionali:

  • Poitín nelle due linee Micil Irish poitín e Micil Heritage poitín. 

  • Irish Whiskey, con Micil Inverin Small Batch, Micil Earls Island e Micil Madeira Island

  • Crema di Whiskey Micil irish Cream

  • Gin, con Micil Irish Gin e Micil Spiced Orange Gin

La visita non include l’assaggio di tutti i prodotti, ma è un ottimo modo per farsi un’idea della filosofia e dell’approccio di Micil, oltre che delle capacità della distilleria di selezionare e creare liquidi eleganti e raffinati. 

Micil Inverin Small Batch è forse il whiskey più conosciuto di Micil, per ora, e il più facile da trovare in locali e pub in città e non solo. Un blend ricco e bilanciato di cinque whiskey, tutti provenienti dalla Great Northern Distillery di Dundalk, con un finish in tre botti diverse: ex sherry, ex bourbon e una botte di castagno precedentemente riempita per 6 settimane di poitín torbato.

È con questo tocco, in particolare, che Micil imprime il suo marchio e celebra la propria storia di Connemara whiskey-maker.

Inverin è accogliente e complesso, con caramello, miele e vaniglia, una leggera nota salmastra al naso e un piacevole speziato al palato.

La torba accompagna ed esalta, senza sovrastare, e diventa protagonista nel finish medio-lungo.

Micil Earl Island Single Pot Whiskey va in una direzione completamente diversa: il concept qui è l’omaggio alla ricca storia mercantile di Galway, con i suoi contatti con l’Europa “latina” e i suoi prodotti, ma senza dimenticare la tradizione delle origini.

Il single pot whiskey a tripla distillazione proviene anche in questo caso dalla Great Northern Distillery e, dopo maturazione in ex-bourbon, è passato per un finish in botti di Bordeaux, tranne una piccola percentuale che ha avuto il suo finish in una botte di rovere precedentemente riempita con whiskey torbato. 

La ricchezza del vino rosso, con le sue note calde e fruttate, incontra il carattere più fresco e speziato del Single pot (che come probabilmente saprai prevede l’uso di orzo non malato).

Al palato è vellutato e avvolgente.

Sentori di tabacco e legno fresco arrivano in un secondo momento e aleggiano nel finish, che è lungo e soddisfacente con persistenti note di frutta e vaniglia. 

Prima di proseguire con il nostro affondo sui poitín, c’è un altro whiskey che va menzionato: Micil Peated Single Malt Irish Whiskey.

Presentato a luglio del 2024, questo è il primo whiskey interamente prodotto, distillato, invecchiato e imbottigliato dalla distilleria, e in generale nella città di Galway in oltre 100 anni. Il giorno in cui è stato messo in vendita, ha mandato in crash il sito ed è andato sold out in poche ore. Quando ho detto a Pádraic che per mesi lo avevo cercato inutilmente nei pub della città, mi ha sorpresa con un bicchiere passato sottobanco poco prima dell’inizio del tour :)

Single malt a doppia distillazione, torbato - va da sé - con torba del Connemara, triplo finish in botti di ex-sherry, imbottigliato a 50% abv.

Si presenta con un colore ambrato intenso, tendente al rosso.

Al naso ha la dolcezza di caramello e dolci cotti, con accenti di tabacco e fumo che si insinuano gradualmente.

Il palato è molto morbido - soprattutto per un 50% - ma provoca sul finale con una persistente nota pepata. Una bevuta amichevole, accogliente e molto, molto soddisfacente.

[Image credits: Micil Distillery]

Come anticipato prima, non è un whiskey che si trova facilmente, e sicuramente non online… ma la distilleria sta lavorando alla sua seconda release, quindi vi consiglio di tenerla d’occhio :)

È il momento di passare al poitín, il prodotto che forse più di ogni altro rappresenta il brand Micil e la sua identità.

Prima di tutto, se non sai cosa sia il poitín, puoi fare un salto qui prima di continuare a leggere ;)

In breve, il poitín può essere considerato come un antenato del whiskey, il prodotto della distillazione dei cereali prima di regolamenti e categorie. Illegale dal 1661 al 1997, adesso è prodotto e regolamentato con parametri propri, diversi da quelli del whiskey: non deve essere invecchiato, anche se può essere conservato in botte fino a un massimo di 10 settimane, e può contenere altre materie prime e botaniche, come fiori selvatici o radici, a patto che tutti gli ingredienti siano locali e tradizionali.

Micil Poitín Heritage Edition è nelle parole della distilleria stessa, “una celebrazione del più pregiato poitín del Connemara del passato”. Realizzato con malto e avena 100% irlandesi, affumicato con la torba “di famiglia”, ha l’energia e la freschezza di uno spirito giovane, con un profumo fruttato e vivace. Al palato è caldo e dolce, con una texture piacevolmente oleosa, note di frutta e nocciole e una delicata affumicatura.

Si è aggiudicato la Medaglia d’Oro nella categoria Grain Spirits al World Drinks Award del 2022.

La visita si è conclusa con un assaggio del celebre Micil Irish Cream. Scrivo celebre senza tema di smentite, perché questa crema si è conquistata una notorietà che va ben oltre i confini di Galway, non solo grazie al primo premio al World Liqueur Awards nel 2022, ma soprattutto per la sua versatilità in cocktail, preparazione di dolci, gusti di gelato. È un vero e proprio fan favorite, ed è in effetti molto buono. Detto da una che non ama i liquori e le creme di whiskey :)

Basato sulla ricetta originale della nonna di Pádraic e Jimín, che lo preparava tradizionalmente a Natale, questo Irish Cream Liqueur è fatto con il poitín, più caffè, miele, cioccolato e crema di latte… e una piccola parte di Micil Whiskey, dato che per legge ogni Irish Cream deve contenere whiskey.

Una nota di colore molto tenera: sulla copertura del tappo di ogni bottiglia di Micil Irish Cream Liqueur è stampata la ricetta originale, nella calligrafia della nonna.

E ora, come di consueto alla fine delle nostre feature, andiamo sul pratico:

  • dove comprare? Non sembrano esserci distributori in Italia, ma la distilleria ha il suo shop online e spedisce anche in Italia, con un surplus di circa 20 euro, così come altri shop irlandesi, come ad esempio Celtic Whiskey Shop.

  • quanto costa? Le bottiglie di whiskey hanno un prezzo variabile tra i 45 e i 55€ (fa eccezione l’edizione limitata di Madeira Island Cask Strenght, a 80€). Prezzi simili anche per i diversi poitín, mentre la Irish Cream costa 29€.

Eccoci alla fine di questo lungo viaggio. Spero che sia stato interessante :)

E solo per questa volta, dato che parliamo di Galway, concluderò con un invito: scrivimi se decidi di passare di qui. Sarò felice di accompagnarti alla scoperta di Micil. E se dopo avrete ancora voglia di un bicchiere, ho una lunga lista di ottimi whiskey bar in cui continuare l’esplorazione!

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Legendary Silkie Whiskey